martedì 31 dicembre 2013



Adóro te devóte, látens Déitas,
Ti adoro o Divinità nascosta

Un Natale santo ma non Benedetto
Per il “mondo clericale”, scandaloso potrebbe sembrare,
ma senza Benedetto il “sacro stupore” è venuto a mancare.
Il suo sorriso luminoso, sincero e bambino
ravvivava la Fede ormai ridotta a un lumicino.
Aveva cercato, col suo sapiente e intenso Pontificato,
di riconsegnarci la Tradizione che il Concilio ha accantonato.
Ma i nemici della Verità, posseduti da spirito immondo,
la sua Carità hanno impedito di donarci fino in fondo.
Nell’ultima cena il Signore Gesù fu venduto
dall’Iscariota, che a tavola con Lui stava seduto.
Nel maggiordomo un demone era entrato
e nelle sacre stanze se ne stava celato.
Papa Paolo VI profetizzò, inascoltato,
che Il “fumo di Satana” in Vaticano era entrato.


Sul Vaticano si è abbattuto un fulmine



Se padre Amorth, l’esorcista, avessero chiamato
qualche prelato romano avrebbe liberato.
Benedetto, convinto dalla potente lobby  dei “corruttori”,
“pro bono Ecclesiae” umilmente se ne andò fuori.

L’accantonamento di Papa Benedetto XVI




Hanno eletto Papa il cardinal Bergoglio
cui non aggrada di stare sul regale “soglio”;
“un ospedale da campo è la Chiesa” ha detto
ma proibito chiedersi chi ha prodotto questo effetto.
E’ “corretto” accusare la “santa Inquisizione” di ogni male,
oppure Papa PIO IX, attaccato al potere temporale.
Oggi il nuovo Papa fa il povero ed è stimato
e dal mondo moderno viene pure osannato.
Vuol realizzare appieno il Concilio Vaticano
ma il traguardo gli pare ancora lontano.
Il peccato non sarà più denunciato con parole ardite
ma accoglierà ogni peccatore lavandogli le ferite.
Per XX secoli la Chiesa aveva sempre sbagliato
e i Francescani dell’Immacolata in questo han perseverato.
Volevano “imbalsamare le Sacre Scritture”
e si ergevano a giudici di tante storture.
Solo Francesco dona la misericordia ad ogni persona
che dentro al cuore ha la propria verità che risuona.
Chi non adegua il Vangelo alla civile legislazione
diventa un pericolo pubblico per ogni nazione.
Il Papa “buono” dissentì dai “profeti di sventura”
perché del “mondo” i cristiani non devon aver paura.
Per dimostrare che dopo 50 anni aveva ragione
sarà fatto Santo pur senza una valida motivazione.
L’avvocato del diavolo con voce sommessa dirà:
“Qual’ è il miracolo fatto per la sua santità?”;
il Vescovo di Roma a quel punto alzerà il dito
e con forza esclamerà:”Este es el Papa bonito!”.

verumtamen Filius hominis veniens putas inveniet fidem in terra (Lc 18,8)
Quando il Figlio dell’uomo tornerà troverà la Fede sulla terra?



Prove di Apocalisse:     Allora l’Agnello aprirà il Libro dei sette Sigilli (Ap 6,1)
Liber scriptus proferetur,
in quo totum continetur,
unde mundus judicetur.
(ex Dies irae)
Sarà presentato il libro scritto
nel quale è contenuto tutto,
dal quale si giudicherà il mondo.

giovedì 28 febbraio 2013





















Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano.

Questo è il centro dell’ insegnamento
che Papa Benedetto con sentimento
durante gli anni del suo ministero
ha annunciato al mondo intero.

La sua umile esistenza
in otto anni di presenza
alla guida della Chiesa
ha superato ogni attesa.

Il suo compito ha svolto
senza attendere il raccolto.
La parola ha seminato
come Dio gli ha comandato.

Affrontando ogni giorno
I problemi che aveva intorno
alla luce della Fede
mai abbandonò la Santa Sede.

Di S. Pietro la navicella
spinta al largo dalla procella
dopo il Concilio scatenata
la guidò in acqua meno agitata.

Disse che la S. Messa in latino
l’ascoltò per 2000 anni il popolino
con essa la Fede non era sparita
mentre da alcuni decenni si è assopita.

E’ diventata un incontro conviviale
e l’anno liturgico sembra carnevale.
Da solo ricominciò l’evangelizzazione
i progressisti urlarono che era restaurazione.

Il mondo occidentale era abbagliato
dal relativismo dal demonio scatenato.
Ma Benedetto ha spiegato con santa pazienza
che era un frutto avvelenato dalla scemenza.

La Fede in Cristo e la retta Ragione
non sono mai in contraddizione!
Chi cerca invano di viver per l’eternità quaggiù
dimentica che la vita eterna é con Dio lassù.

Come è possibile che l’universo
sia stato fatto da un dio perverso?
Tutto agisce con leggi e con rigore
perché  frutto del Logos che è Amore.

Oggi caro Papa vai ai piedi della Croce
e  rivolgerai per noi la tua voce
affinché la Chiesa, per cui Cristo fu crocifisso,
abbia a Lui sempre lo sguardo fisso.



domenica 10 febbraio 2013

In memoria di Papa PIO IX


















Santo in Cielo e dimenticato sulla terra.
Papa PIO IX di santa memoria
è il Papa più negletto della storia.
La difesa della Fede che col Sillabo aveva alzato
con il linguaggio pastorale dai Massoni fu sgretolato.

Eran oltre tremila padri che per tre lunghi anni
al patrimonio della Fede fecero grandi danni.
Trasformar  S.Pietro a Roma dell’ONU in agenzia
ridurla a moschea come ad Istanbul fu per S. Sofia.

Sentendo del mondo moderno l’afflato sornione
in Vaticano spalancarono ogni finestra e portone.
Dottori  e mercanti entrarono nel Tempio Santo
e la Madonna a Fatima fece un gran pianto.

Dal Vaticano II furono abolite anche le “rogazioni”
perché erano retaggio di vecchie superstizioni.
Tolsero a Dio il titolo di Re del Creato
In quanto l’Uomo Moderno la natura ha dominato.

Or ci troviamo in una bufera infernale
e non distinguiamo più l’uomo dall’animale.
Mentre per legge facciam strage di innocenti
per cani e gatti ci togliam anche il pane dai denti.

Aggiungo alla fine di queste amare considerazioni
ciò che la Chiesa militante recitava da generazioni:


A fulgure et tempestate... Libera nos Domine!...
A flagello terraemotus... Libera nos Domine!...
A peste, fame et bello... Libera nos Domine!...
Ut fructus terrae dare et conservare digneris..

Te rogamus, audi nos!
Ut pacem nobis dones.Te rogamus audi nos!...

 


domenica 15 aprile 2012

85° compleanno di S.S. Papa BENEDETTO XVI
















Con gli insegnamenti di Papa Benedetto
abbiamo ripreso ad usare l’intelletto.
La nostra Fede era un lucignolo fumigante
ora risplende di luce più brillante.
La Sua guida e la Sua umile carità
ci hanno insegnato ad amare la Verità.
Il Suo volto sempre aperto al sorriso
ci conferma che esiste il Paradiso.
Ringraziamo di questo dono Gesù e Maria
Ad multos annos e cosi sia!

16 aprile 2012

martedì 27 dicembre 2011

Il regalo di Babbo Natale

Chi  per  l’ ideologia ha negato
che Cristo è il Re del Creato
ha il “giusto” diritto di ottenere
il massimo dell’umano  potere!

Per ironia della sorte nelle vicende dell’italica nazione
si è avuto un doloroso epilogo dopo una lunga scristianizzazione.
Dei 150 anni dell’unità il festeggiamento
ha coinciso con la sospensione del Parlamento.

Il garante della nostra Costituzione
ha disposto la sua abolizione.
Certo non poteva farlo apertamente
ma per la minaccia sorta esternamente.

In poco tempo ha realizzato
ciò che nessuno avrebbe mai osato.
Quando si richiede di agire con urgenza
della democrazia si può anche fare senza.

Chi ha agito con tanta fermezza e potenza
avrà  dalla Patria una grande riconoscenza.
Vi è un proverbio  che si può in ogni tempo dire
le statue si abbattono, i piedistalli posson sempre servire.

Ora si presentava una circostanza eccezionale
si doveva festeggiare l’arrivo di Babbo Natale.
Infatti dal freddo della lontana Berlino
sulla slitta delle renne è arrivato un bel regalino


Hanno atteso che finisse la visita papale
E i luterani han mandato a Roma il regalo di Natale.
I loro Bund sono solidi e ben piantati
I nostri BOT rischiano di non essere onorati.


Il Papa al Bundestag aveva detto
che quando del diritto non vi è rispetto
il parlamento nato da libere elezioni
diventa una banda di ladroni.












Grandi applausi e strette di mano
finché dalla Germania non fu lontano,
poi  Merkel e Sakozì strinsero una unione
dicendo che l’economia va oltre la religione.

Chi nell’Euro si impegna a rimanere
alle severe regole deve soggiacere.
Questo ben si sapeva fin dalla partenza
Ma Prodi disse: “la UE dell’Italia non può fare senza!”











Quel che si narra nel Vangelo è accaduto
ma il cattolico adulto non vi aveva creduto:
“Quando siete invitati, non occupate posti importanti,
aspettate che il padrone di casa vi chiami avanti.”

Illusi ci eravamo di essere noi padroni
per far condividere le nostre obbligazioni.
Berlusconi invano ha provato con le seduzioni
ma la Merkel ahimè porta sempre i calzoni.










Fatte queste inutili e amare considerazioni
or trascorriamo le feste nelle nostre abitazioni.
Ci aspettavamo i soliti botti di Natale
Invece sono arrivate  delle botte che fan male.













Ma ora abbiamo l’Europa vecchia e avvilita
non vuol trovare la strada che ha smarrita.
Prima di nascere al Cielo e salire a Maria
Il Papa Polacco ci indicò la giusta via:











“Europa torna al tuo Signore
o il tuo futuro sarà di dolore.
Hai ucciso tanti innocenti in modo legale
e ne risponderai nel giudizio universale.”













Ieri a Medjugorje Maria teneva sul cuore
l’unico che dell’uomo è il Salvatore.
Ci ha lasciato un dolce messaggio
perché ogni uomo si faccia coraggio.

Lei schiaccerà la testa al serpente
e il mondo si salverà con Lei solamente.
Viva Gesù e sua Madre Maria
la pace ci donino e così sia.



















Casinalbo, 26 dicembre 2011

giovedì 3 novembre 2011

Battaglia di Mentana 3/11/1867

La medaglia commemorativa della battaglia (fronte)

A ricordo della battaglia di Mentana del 3 novembre 1867
dove i soldati del Papa sconfissero i briganti guidati
da Garibaldi, che voleva saccheggiare nuovamente Roma.

Re Vittorio, Cavour, Garibaldi e Mazzini
dell’Italia furono i “grandi padrini”.
Hanno rubato, ucciso e ingannato
ma per i massoni la civiltà han portato.
Gloria terrena a questi lestofanti
che in sarcofagi finiron maleodoranti.
Il male da loro all’Italia arrecato
la vera storia non ha dimenticato.
Un grato ricordo al Beato PIO Nono
che Dio volle di Roma sul trono,
che invano la fratellanza degli assatanati
per distruggerlo si eran accordati.

Confutatis maledictis,
flammis acribus addictis,
voca me cum benedictis.
Condannati i maledetti,
consegnati alle orribili fiamme,
chiama me con i benedetti.

Lacrimosa dies illa,
qua resurget ex favilla
judicandus homo reus:
huic ergo parce, Deus.
Giorno di lacrime sarà quello,
in cui l’uomo colpevole risorgerà
dalla cenere per essere giudicato:
a questo perdona, o Dio.

O tu, Deus maiestatis,
alme candor Trinitatis,
nos coniunge cum beatis. Amen.
O tu, Dio di immensa grandezza,
fulgido candore della Trinità,
congiungi noi ai beati. Amen.



















La medaglia commemorativa della battaglia (retro)



















Oremus pro Pontifice nostro Benedicto
Dominus conservet eum et vivificet eum et
beatum faciat eum in terra et non tradat eum
in animam inimicorum eius.

lunedì 10 ottobre 2011

Riscoprendo le radici cristiane

Riscoprendo le radici cristiane

Mentre camminavamo in riva a un fosso
per le campagne di villa Manodori
svoltando in un sentiero stretto e mosso
ci pareva dal mondo d’ esser fuori.

Era vicino a me la mia consorte,
ché innanzi a Dio facemmo giuramento
di starci accanto finché sorella morte
nel separaci abbia compimento.

Intorno era silenzio e pensavamo:
“Quanto è buono Colui che ci ha creati”,
e nel suo disegno pure noi eravamo
come in un mosaico incastonati.

Rossi papaveri dal vento seminati,
come bottoni su un verde mantello
da una angelica mano attaccati,
sembravan dipinti da un pennello.

D’un merlo il fischio conosciuto
dall’alto di un pioppo discendeva
e lo stupore in noi era cresciuto
e nel petto forte il cuor batteva.

Dietro una siepe apparve a un tratto
tra rovi ed erba secca un casolare.
All’esterno di ragnatele un bianco drappo
e quell’apparizione fece noi sognare.

Al centro un portone scolorito e vecchio,
chiuso da un catenaccio arrugginito,
che poteva varcare solo il picchio
dietro cui il suo nido aveva allestito.

Delle finestre i battenti vecchi
facevano da riparo a quei pennuti,
che con il becco battendo colpi secchi
alcuni fori avevano ottenuti.

Al centro una scritta era affrescata
ricordava che la luce della Fede
molto tempo prima era arrivata
che l’elettricità fosse in quella sede.

A fianco del portone un muro intonacato
mostrava una edicola in un lembo di cielo,
era Maria che su quel luogo incantato
aveva mantenuto il suo celeste velo.