lunedì 1 marzo 2010

I cannoni di Napoleone


Coi loro botti tremava la terra
e di Napoleone portavan la guerra.
Libertà e uguaglianza aveva promesso:
“Basta la Croce! Viva il progresso”.

Egli voleva il mondo domare
e tutte le teste voleva rifare.
Chi ancor credeva alla vecchia Dottrina
lo convertiva con la ghigliottina.

Ma quando in Russia arrivò il gelo
la sua arroganza fu bloccata dal Cielo.
I suoi veterani a Mosca arrivati
erano stanchi, delusi e affamati.

Aveva affermato:"Qui sulla terra
conta soltanto chi vince la guerra".
Davanti ai francesi lo zar era fuggito
ma con l’inverno il sogno era svanito.

Ora che si credeva un padreterno
di colpo si accorse che era all’inferno.
C’era un gran fuoco e il Cremlino bruciava
c’era un gran freddo e la Moscova gelava.

Il potere e la gloria rendono pazzi
e satana ride dei nostri sollazzi.
Quando si cade dentro al pantano
da solo non esci ci vuole una “Mano”.

Se hai il coraggio dell’umiltà
la Grazia dall’alto l’aiuto ti dà.
Volgi la mente e apri il tuo cuore
alla Madre di Dio e al Redentore.

Nulla è perduto fino alla morte
chiedi perdono e diventi più forte.
Le lacrime vere della sincerità
ti ridaranno pace e serenità.

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